INTERVISTA
VIVEVAMO A MILANO, IN QUESTO CLIMA INCREDIBILE CHE C'ERA DOPO LA LIBERAZIONE. UN CLIMA DI GRANDE ASPETTATIVA E DI GRANDE RECUPERO DELLO STESSO MOVIMENTO MODERNO. SIAMO CRESCIUTI IN QUELL'AMBIENTE IN CUI SI DICEVA CHE UN ARCHITETTO DEVE SAPERE FARE TUTTO, DAL CUCCHIAIO ALLA CITTÀ. DEL RESTO ROGERS ERA IL NOSTRO GRANDE MAESTRO.
È STATA, IN DEFINITIVA, LA FORMAZIONE CHE CI HA SEGUITO PER TUTTA LA VITA.
SIAMO ANDATI IN AMERICA, LA PRIMA VOLTA, NEL '57, CON UNA BORSA DI STUDIO, PER TRE ANNI. POI, SIAMO TORNATI A MILANO NEL '60 E SIAMO RIMASTI FINO AL '65. POI, SENTIMMO LA VOGLIA DI TORNARE IN AMERICA PER, IN UN CERTO SENSO, LA NOSTRA MISSIONE. SIAMO TORNATI COME MISSIONARI DEL DESIGN. MISSIONARI DI UN CERTO TIPO DI ATTITUDINE VERSO IL DESIGN, SOPRATTUTTO IN UN AMBIENTE, TIPO QUELLO AMERICANO CHE ERA MOLTO DEDICATO ALLA SPECIALIZZAZIONE.
QUINDI, ABBIAMO GUARDATO FIN DALL'INIZIO QUESTA POSSIBILITÀ DI ESTENDERE IL CAMPO DEL DESIGN DALLA COMUNICAZIONE AL DISEGNO DEGLI OGGETTI, DAGLI INTERNI AI MOBILI, ECCETERA, ECCETERA. TUTTO IL CAMPO DEL DESIGN. E COSÌ ABBIAMO FATTO.
LELLA VIGNELLI: E QUESTA ERA UNA COSA VERAMENTE NON CAPITA NEGLI ANNI SESSANTA E SETTANTA. DIFATTI, ANCHE AL NOSTRO GRANDE AMICO RICHARD MAYER ABBIAMO DETTO: ‘MA PERCHÉ NON DISEGNI I MOBILI?’ E LUI È INORRIDITO, MENTRE ADESSO LI FA, COME FA OGGETTI, ECCETERA. MA A QUEL PUNTO VERAMENTE GLI ARCHITETTI FACEVANO SOLO LE COSTRUZIONI, PROPRIO IL CAMPO DELLA GRANDE SPECIALIZZAZIONE. NON C'ERA QUESTA VISIONE UMANISTICA DEL CAMPO DEL DESIGN.
NOI A QUESTO PUNTO SIAMO ARRIVATI VERAMENTE AL PUNTO DI VIVERE DEL NOSTRO DESIGN, PERCHÉ ABBIAMO LE NOSTRE SEDIE, I NOSTRI PIATTI, I NOSTRI DIVANI, I NOSTRI BICCHIERI, LE NOSTRE POSATE, I NOSTRI VESTITI, OROLOGI. VIVIAMO VERAMENTE DEL NOSTRO DESIGN. E QUESTA È UNA NECESSITÀ, PERCHÉ, IN FIN DEI CONTI, DISEGNIAMO QUELLO CHE NON TROVIAMO.
MASSIMO VIGNELLI: IL NOSTRO MOTTO È PROPRIO THE THINGS YOU NOT FIND, DESIGN. CIÒ CHE NON TROVI, DISEGNALO.
NON È CHE SI DISEGNA PER PARTITO PRESO. SI DISEGNA QUANDO CI SERVE UNA COSA PARTICOLARE CHE NON SI RIESCE A TROVARE.
LELLA VIGNELLI: ANCHE PER UN LAVORO.
MASSIMO VIGNELLI: GENERALMENTE IN UNA SITUAZIONE DI LAVORO, OPPURE DISEGNIAMO ANCHE COSE SPECIFICHE, COME LA COMUNICAZIONE. EVIDENTEMENTE TUTTI I PROGETTI, L'IMMAGINE COORDINATA PER UN'INDUSTRIA, PER UN'ESPOSIZIONE, PER MUSEI O COSE DI QUESTO GENERE, VENGONO TUTTE COORDINATE. MA ANCHE LÌ PORTIAMO QUESTO SENSO DI COORDINAMENTO TOTALE, DISEGNANDO IL LOGO DI UN MUSEO, FINO AI CATALOGHI, FINO ALL'ESPOSIZIONE. OPPURE PER UN'INDUSTRIA, ANCHE LÌ PARTENDO DAL LOGO, PER ARRIVARE AL PRODOTTO, ALL'IMBALLAGGIO, AL PUNTO VENDITA, AL NEGOZIO, ALLE MOSTRE, ECCETERA, ECCETERA.
QUINDI, UNA VOLTA PRESA UN'INDUSTRIA IN GENERALE, CERCHIAMO DI COORDINARE TUTTI I VARI ASPETTI. PERCHÉ PER NOI, DAL NOSTRO PUNTO DI VISTA, PRATICAMENTE QUALUNQUE OGGETTO, SIA BIDIMENSIONALE CHE TRIDIMENSIONALE, FA PARTE DELLA PROGETTAZIONE.
LELLA VIGNELLI: NATURALMENTE CHIAMANDO ANCHE DEI CONSULENTI TECNICI AD HOC. DIPENDE DALLA SITUAZIONE. PERÒ C'È SEMPRE QUESTA VISIONE TOTALE CHE CERCHIAMO DI COMUNICARE E DI CREARE NEL NOSTRO LAVORO.
MASSIMO VIGNELLI: PER ESEMPIO, L'ANNO SCORSO ABBIAMO DISEGNATO L’APPARATO DI UNA FERROVIA IN INGHILTERRA, QUINDI L'ESTERNO DEI TRENI, L'INTERNO DEI TRENI, GLI ORARI, LE DIVISE DELLE PERSONE, I PIATTI, I BICCHIERI. TUTTO QUELLO CHE RIGUARDA L'IMMAGINE DI QUESTA FERROVIA.
IN GENERALE, IL DISCORSO È DI COGLIERE QUANTO PIÙ È POSSIBILE TUTTE LE OCCASIONI DI FARE TUTTO QUANTO. CIOÈ, DI TOGLIERE L'INQUINAMENTO CHE PUÒ ARRIVARE IN UN’INDUSTRIA DA APPORTI ESTERNI NON CORRELATI.
LELLA VIGNELLI: ANCHE PERCHÉ NOI CREDIAMO, APPUNTO, CHE LA CREAZIONE DI UN'IMMAGINE SIA FATTA DA TUTTO. NON SOLAMENTE DAL LOGO, E POI VIA, COME MOLTI DEGLI INDUSTRIALI, ANCHE, CREDONO ANCORA. VENGONO A DOMANDARE DI AVERE UN LOGO. E, QUINDI, LA COSA PIÙ IMPORTANTE È CREARE QUESTA COSCIENZA DELLA TOTALITÀ DELLA COMUNICAZIONE, DELLA TOTALITÀ DELL'IDENTIFICAZIONE.
MASSIMO VIGNELLI: CERCHIAMO SEMPRE DI FAR CAPIRE CHE NON È L'APPARENZA CHE CONTA, È L'ESSENZA. BISOGNA MODIFICARE, BISOGNA AGIRE SULL'ESSENZA DI UNA INDUSTRIA... QUESTO È ANCHE DIVERTENTE PERCHÉ, IN FIN DEI CONTI, FA PARTE DEL GRANDE MITO O DELLA GRANDE UTOPIA DEL MOVIMENTO MODERNO, VERSO IL QUALE NOI CI SENTIAMO FORTEMENTE LEGATI. E LO SIAMO SEMPRE STATI, ANCHE IN QUESTI MISERANDI ULTIMI VENT'ANNI DEL POST MODERNISMO E DI VARI CAMUFFAMENTI FORMALI.
LELLA VIGNELLI: VEDE CHE FEROCE?
MASSIMO VIGNELLI: GRAZIE A DIO, PROPRIO COME I CINESI SULLA SPONDA DEL FIUME, SIAMO VISSUTI ABBASTANZA PER VEDERE QUESTI MOVIMENTI PASSARE, COSÌ VELOCEMENTE, CON LA CORRENTE DELL'ACQUA. PER FORTUNA, DOBBIAMO DIRE CHE IN QUESTO MOMENTO C'È UNA SPECIE DI RINASCITA E DI INTERESSE VERSO L'ESSENZA DELLE COSE, VERSO L'ESSENZA DELLE FORME. QUINDI, IL MINIMALISMO, AL QUALE NOI SIAMO SEMPRE STATI VICINI, SEMBRA RITORNARE A GALLA.
PURTROPPO, HO L'IMPRESSIONE CHE POSSA VENIR FRAINTESO COME MODA, ANCHE PERCHÉ LA MODA SI È INTERESSATA AL MINIMALISMO IN QUESTO MOMENTO. E SONO SEMPRE MOLTO CONTRARIO ALLE MODE. NOI SIAMO SEMPRE CONTRARI ALLA OBSOLESCENZA, AL CONCETTO DI OBSOLESCENZA, CHE TROVIAMO IMMORALE E DISONESTO: È LEGATO AL PROFITTO DI PER SÉ.
QUINDI SPERIAMO CHE QUESTA ATTENZIONE VERSO IL MINIMALISMO NON SIA UNA MODA, MA SIA UN FRUTTO DI UNA PRESA DI COSCIENZA VERSO L'ASSURDITÀ DEL CONSUMO.
D: QUAL È LA DOMANDA CHE VIENE DA UN PAESE COME GLI STATI UNITI VERSO IL DESIGN?
MASSIMO VIGNELLI: GLI STATI UNITI SONO ABBASTANZA INDIETRO SUL PIANO DEL DESIGN. IN CERTI CAMPI SONO MOLTO AVANZATI RISPETTO A CERTI ALTRI, EVIDENTEMENTE. IN ITALIA IL DESIGN FA PARTE DEL TESSUTO CULTURALE DELLA NAZIONE. IN AMERICA, INVECE, È ANCORA INTESO COME UN INCENTIVO ALLE VENDITE. ED È LÌ IL DISASTRO. È LÌ CHE VIEN FUORI IL DISASTRO.
D'ALTRA PARTE È QUELLO CHE CI FA FORZA SEMPRE E CHE CI INCORAGGIA A COMBATTERE, PER CUI CI SENTIAMO MOLTO PIÙ MOTIVATI NEGLI STATI UNITI, DOVE C'È UNA BATTAGLIA DA PORTARE AVANTI, PIUTTOSTO CHE IN ITALIA DOVE, PIÙ O MENO, DI DESIGNER È STRAPIENO.
LELLA VIGNELLI: E ANCHE, NEGLI STATI UNITI NON C'È QUESTA COSCIENZA COMUNE DEL DESIGN, DICIAMO. PERCHÉ QUI VERAMENTE L'UOMO COMUNE, LA DONNA COMUNE SANNO CHE COS'È IL DESIGN. CI SONO UN SACCO DI RIVISTE, ANCHE A LIVELLO MEDIO, ECCETERA, CHE PARLANO DI DESIGN. MENTRE LÀ ASSOLUTAMENTE QUESTO NON ESISTE, PER CUI C'È UNA GROSSA CARENZA ANCHE NEL CAPIRE - E ANCHE NELL'INDUSTRIA - NEL CAPIRE LA NECESSITÀ DELL'INTEGRAZIONE DEL DESIGN NELLA PRODUZIONE E NON ALL'ULTIMO MOMENTO, FACENDO COSÌ UN PICCOLO ABBELLIMENTO.
MASSIMO VIGNELLI: DIREI CHE L'ESEMPIO PIÙ CLAMOROSO DI QUESTA DEFICIENZA È PROPRIO L'INTRODUZIONE DELLA FUNZIONE DEL DESIGN NEL CAMPO DEL COMPUTER. IL COMPUTER, CHE SI È SVILUPPATO NEGLI ULTIMI DIECI ANNI CON I VARI PROGRAMMI, WINDOWS, TANTO PER DIRNE UNO, PIUTTOSTO CHE UN ALTRO, È UN LINGUAGGIO FATTO TUTTO DI SOVRAPPOSIZIONI, PROPRIO DI PECETTE APPOSTE. RISPECCHIA PROPRIO UN MODO DI AGIRE CON PECETTE DI CARTA UNA SOPRA L'ALTRA, CON PEZZETTINI DI CARTA. E IL COMPUTER SI SVILUPPA NELLO STESSO MODO.
IL COMPUTER, AVENDO L'IMPORTANZA CHE HA, PORTA A UNA DISEDUCAZIONE VERSO LE COMUNICAZIONI VISIVE, CHE AVREBBE POTUTO ESSERE MOLTO PIÙ EFFICIENTE E MOLTO PIÙ COSTRUTTIVA SE FOSSE STATA AFFRONTATA SIN DALL'INIZIO DALL'INDUSTRIA DEL COMPUTER CON DEI DESIGNER. È LÌ DOVE CASCA.
(…)
PERÒ NON SIAMO MAI STATI, NEANCHE INTERVISTATI, PER COSÌ DIRE, DALL'INDUSTRIA DEL COMPUTER PER LE COSE PROPRIO SPECIFICHE DEI PROGRAMMI DEI COMPUTER CHE INVECE DOVREBBE ESSERE LA COSA FONDAMENTALE PER I COMPUTER. È IL MEZZO STESSO. È COME SE, INVECE DI USARE DEI CARATTERI TIPOGRAFICI PER QUEST'AFFARE, SI USASSERO DEGLI OGGETTI TROVATI, SI USASSERO DELLE SCRITTURE, DELLE CALLIGRAFIE DIVERSE. CIOÈ, È ADDIRITTURA INCOMPRENSIBILE IL LIVELLO DI IGNORANZA DI COMUNICAZIONE IN QUESTI CAMPI. PURTROPPO ORMAI È TROPPO TARDI. ORMAI CI SI ABITUA A SCRIVERE MALE. CI SI ABITUA AD USARE UN LINGUAGGIO DEL COMPUTER CHE, INVECE DI FACILITARE LA COMUNICAZIONE, LA CONFONDE. DA LÌ ANCHE LE FORME DI ESPRESSIONE RECENTI DI MOLTI GIOVANI CHE USANO IL COMPUTER E SI FANNO SEDURRE (È UN APPARECCHIO MOLTO SEDUCENTE), SI FANNO SEDURRE DALL'IMMAGINE.
LELLA VIGNELLI: IL COMPUTER È VERAMENTE UNO STRUMENTO FANTASTICO, PERCHÉ SI PUÒ FARE UN PROGETTO CON UNA PERSONA, INVECE CHE CON CINQUE COME SI FACEVA UNA VOLTA, MANDANDO FUORI IN TIPOGRAFIA, RINCOLLANDO, RIMANDANDO FUORI, ECCETERA, ECCETERA. QUINDI, È VERAMENTE UN CONTROLLO IMMEDIATO.
MASSIMO VIGNELLI: MAI NELLA STORIA DELLA TIPOGRAFIA C'È STATA LA POSSIBILITÀ DI FARE UNA TIPOGRAFIA PIÙ BELLA, COME OGGI. PURTROPPO, INVECE, COSA SUCCEDE? CHE VIENE USATA PROPRIO PER IL FATTO CONTRARIO. LA TIPOGRAFIA VIENE COMPLETAMENTE TRASFORMATA, COMPRESSA, ESTESA, ECCETERA, ECCETERA. È INCREDIBILE COSA STA SUCCEDENDO IN QUESTO CAMPO, IN QUESTO MOMENTO, CON UN MEZZO CHE AVREBBE POTUTO INVECE ESSERE...
LELLA VIGNELLI: USATO BENE... NOI LO USIAMO BENE.
MASSIMO VIGNELLI: ORMAI TUTTO È COMPUTERIZZATO.
PER NOI LA GRAFICA È ORGANIZZAZIONE DELL'INFORMAZIONE. NON È ARTE. NON È ESPRESSIONE. QUANDO È QUELLO, È UN'ALTRA COSA. PER NOI È ORGANIZZAZIONE DELL'INFORMAZIONE. QUINDI, IL COMPUTER CI AIUTA MOLTISSIMO IN QUESTO SENSO.
D'ALTRA PARTE, SIAMO NOI CHE CONTROLLIAMO IL COMPUTER. PER NOI È SOLTANTO UN MEZZO, UNA MATITA. DIREI CHE LA MATITA FORSE È IL COMPUTER PIÙ AVANZATO CHE ESISTA ANCORA, PERCHÉ SERVE PER FARE QUALUNQUE COSA. PERÒ HA POCA MEMORIA, MENTRE IL COMPUTER HA GRANDISSIMA MEMORIA RISPETTO ALLA MATITA. PERÒ IL GERENTE DELLA MATITA, DI SOLITO, HA MOLTA PIÙ MEMORIA DI UN COMPUTER E MOLTA PIÙ GRAFICA.
QUINDI CI SI TROVA DI FRONTE A UN MEZZO CHE OFFRE DELLE POSSIBILITÀ INCREDIBILI, FANTASTICHE, VERAMENTE MAI AVUTE PRIMA, EVIDENTEMENTE, CON IL QUALE SI POSSONO FARE DELLE COSE STUPENDE. NON SOLO, MA ANCHE DAL PUNTO DI VISTA OPERATIVO. NOI FACCIAMO DELLE COSE A NEW YORK E, IN CONTEMPORANEA, VENGONO SPEDITE A MILANO. QUESTO COMPASSO D'ORO CHE PRESENTIAMO STASERA, SONO TUTTE STRADE FATTE IN SIMULTANEA TRA NEW YORK E MILANO, FACENDOLE, MANDANDOLE IN AUTOMATICO.
LELLA VIGNELLI: E POSSONO ESSERE USATE, POSSONO ESSERE STAMPATE, ECCETERA.
MASSIMO VIGNELLI: IO LE HO PROVATE, CORRETTE SUL MOMENTO E POI ... CON QUESTA SIMULTANEITÀ TI PARE CHE IL MONDO SI SIA IMPROVVISAMENTE RIDOTTO DI DIMENSIONE: È MERAVIGLIOSO. QUINDI, NON C'È PIÙ IL PROBLEMA DI DOVE VENGONO FATTE LE COSE. NOI POSSIAMO AGIRE DA MILANO, O DA NEW YORK, O DA TOKYO NELLO STESSO TEMPO E NELLO STESSO MODO. E LO FACCIAMO. QUINDI È MOLTO ECCITANTE DA QUESTO PUNTO DI VISTA. ED È MOLTO DIVERTENTE, ANCHE, QUESTA SIMULTANEITÀ DELLE AZIONI.
FA PARTE DELL'UTOPIA DEL MOVIMENTO MODERNO. LA RICERCA DELL'ELEGANZA, LA RICERCA DEL GIUSTO, PIÙ CHE DEL BELLO, DELL'APPROPRIATO.
LELLA VIGNELLI: DELL'APPROPRIATO E DELL'ESSENZA DEL PROBLEMA. FA PARTE PROPRIO DELLA NOSTRA EDUCAZIONE E DELLA NOSTRA FORMAZIONE.
MASSIMO VIGNELLI: E ANCHE QUESTO MODO DI PENSARE DI ALZARE IL LIVELLO, NON DI ABBASSARLO. NOI SIAMO DEI ‘PRE SESSANTOTTO’, NON DEI POST SESSANTOTTO, QUINDI IL NOSTRO COMPITO È SEMPRE STATO QUELLO DI ALZARE IL LIVELLO MEDIO PIUTTOSTO CHE DI ABBASSARE A LIVELLO COMUNE.
LELLA VIGNELLI: PERÒ DEVO DIRE CHE MOLTI DEI NOSTRI PRODOTTI, DA LIBRI A COSE PER LA TAVOLA, ECCETERA, ECCETERA, SONO DIVENTATI MOLTO POPOLARI, QUINDI ACCETTATI. QUINDI NON SO SE È VERA QUESTA GRANDE SOFISTICAZIONE.
MASSIMO VIGNELLI: IL CONCETTO DI ACCESSIBILITÀ È ESTREMAMENTE IMPORTANTE; IL CONCETTO DI APPROPRIATEZZA È ESTREMAMENTE IMPORTANTE. ED È IMPORTANTE ANCHE, PER NOI, IL CONCETTO DI AMBIGUITÀ. QUESTA È UNA CARATTERISTICA ITALIANA CHE NOI DUE PORTIAMO AVANTI. IL CONCETTO DI AMBIGUITÀ INTESO SOPRATTUTTO COME PLURALITÀ DI ESPRESSIONE O DI LETTURE. LA PLURALITÀ DI LETTURE. QUESTO È ITALIANO E NON CE LO POSSIAMO TOGLIERE. QUESTO MI DIVERTE MOLTO PERCHÉ IN AMERICA È TUTTO IL CONTRARIO. L'EDUCAZIONE PROTESTANTE È ESTREMAMENTE CONTRARIA ALL'AMBIGUITÀ.
LELLA VIGNELLI: ANZI, HA UN BRUTTO SIGNIFICATO.
MASSIMO VIGNELLI: PER NOI HA UN SIGNIFICATO PERFETTO. PER NOI È LA NOSTRA ESSENZA.. QUINDI QUESTA È POSSIBILITÀ DI LETTURA.
LELLA VIGNELLI: D'ALTRONDE, QUANDO SI È STRAPIANTATI, COME LO SIAMO NOI, VERAMENTE NON SI È MAI NÉ DI QUI, NÉ DI LÀ. QUESTO È UN PO' UN PRIVILEGIO E UNA DANNAZIONE DELLA NOSTRA VITA.
MASSIMO VIGNELLI: QUESTO NON È L'INFERNO NÉ IL PARADISO. SIAMO IN UN ETERNO LIMBO, SE SI VUOLE, CHE È L'ATTESA DI UN MONDO MIGLIORE. E QUESTA È UN'UTOPIA CHE SEMPRE CI GUIDA. CI SENTIAMO PARTECIPI DI QUESTA ALTERAZIONE E NEL CORSO DELLA NOSTRA VITA ABBIAMO SEMPRE CERCATO DI POTER ALZARE IL PIÙ POSSIBILE LA QUALITÀ DELLE COSE.
PER NOI IL CONCETTO DI QUALITÀ È ESTREMAMENTE IMPORTANTE. È IMPORTANTE A QUALUNQUE LIVELLO, A LIVELLO DI MATERIALI. SE FACCIAMO DEI VESTITI, PER NOI, LA COSA IMPORTANTE NON È CAMBIARE LA MODA. ANZI, SIAMO CONTRARI ALLA MODA, PROPRIO CONCETTUALMENTE. PER NOI, INVECE, È IMPORTANTE LA QUALITÀ DI UN VESTITO, CHE POSSA VIAGGIARE CON NOI, CHE SI POSSA TIRAR FUORI E CHE SIA ANCORA DECENTE, ECCETERA. CHE POSSA DURARE NEL TEMPO, INVECE CHE ESSERE SFASCIATO DOPO SEI MESI.
IL CONCETTO DI QUALITÀ, IL CONCETTO DI DURATA, PER NOI IL CONCETTO DI QUALCOSA CHE NON PASSA NEL TEMPO È ESTREMAMENTE IMPORTANTE. E, GRAZIE A DIO, MOLTE DELLE COSE CHE ABBIAMO FATTO 20 O 30 ANNI FA SONO ANCORA VALIDE OGGI. SONO ANCORA POTABILI, USABILI.
LELLA VIGNELLI: SÌ. SENZ'ALTRO È UN PUNTO DI RIFERIMENTO.
MASSIMO VIGNELLI: SÌ, IL DESIGNI ITALIANO È SPIRITOSO, DIVERTENTE. È COME GLI ITALIANI, D'ALTRA PARTE. IL DESIGN DI OGNI PAESE RISPECCHIA L'ANDATURA DEL PAESE, C'È POCO DA FARE, COMPRESI I LUOGHI COMUNI. IL DESIGN TEDESCO È ESTREMAMENTE EFFICIENTE, ESTREMAMENTE A LUNGA DURATA, UN POCHINO NOIOSO A VOLTE, PERÒ È MOLTO SERIO. IL DESIGN ITALIANO È ESTREMAMENTE BRILLANTE E, A VOLTE, DI POCA DURATA. PERÒ CI SONO DEI PERSONAGGI DI GRANDISSIMO VALORE...
LELLA VIGNELLI: E POI ANCHE C'È IL FATTO CHE IL DESIGN HA PERMEATO TUTTO IN ITALIA. PERCHÉ VAI ALL'UPIM E TROVI DELLE COSE DI DESIGN. COSA CHE NON SUCCEDE IN AMERICA, INSOMMA, PER FARE UN ESEMPIO. QUINDI, C'È QUESTA GROSSA DIFFUSIONE CHE È IL FENOMENO FORSE PIÙ IMPORTANTE CHE SI SENTE, VENENDO DALL'ESTERO, DEL DESIGN ITALIANO.
MASSIMO VIGNELLI: PRENDIAMO UN CAMPO PARTICOLARE: L'EDITORIA. IN GENERALE L'EDITORIA ITALIANA, COME APPARENZA, DICIAMO IL LIBRO IN VETRINA, È MOLTO PIÙ SOFISTICATO, MOLTO PIÙ ELEGANTE, MOLTO PIÙ CIVILE IN TUTTI I TERMINI CHE NON QUELLO AMERICANO. QUELLO AMERICANO È VERAMENTE TREMENDO, ARROGANTE, BRUTALE, IGNORANTE. QUANDO GUARDO LE LIBRERIE, DEVO DIRE CHE QUI C'È UN LIVELLO ALTO DI PUBBLICAZIONE. E QUESTO IO PENSO CHE SIA UNA COSA IMPORTANTE. PERCHÉ, QUANDO L'OGGETTO CHE SI HA IN MANO, È BEN DISEGNATO, COME UN LIBRO, FA PARTE, DIVENTA PARTE DELLA CULTURA, DELLA PERCEZIONE, DEL SENSO CRITICO DI CHI LO LEGGE. E COSÌ L'OGGETTO CHE SI USA: DIVENTA PARTE DELLA VITA. GLI OGGETTI VOLGARI CREANO DELLE PERSONE VOLGARI. LE PERSONE VOLGARI CREANO DEGLI OGGETTI VOLGARI. L'OGGETTO BUONO, ALLA FINE, TRASFORMA. NON TRASFORMA LA SOCIETÀ, PERÒ PUÒ ESSERE CHE A LUNGO ANDARE...
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